Giulio Verne sono io!
Perchè non ho ancora scritto 82 romanzi.
Quel che mi frega sono le parentesi.
Non fosse per le parentesi, non dico ottantadue, ma una ventina... almeno... facciamo dieci, di storie da raccontare, le avrei già raccontate!
E i punti esclamativi!
Beh a dire il vero non li ho letti proprio tutti e ottantadue, mi sono fermato a sessanta, sessantacinque, giù di lì insomma. Non per noia, no, solo che i rimanenti non li ho trovati in libreria (ci fosse già stato internet, magari), poi, col tempo, me ne sono scordato. Così va il mondo. Tempo sottratto al lavoro, naturalmente, allo studio, ai primaverili amori. Insomma una cazzata!
Perchè è sempre la solita storia: uno, non consultato si badi bene, nasce, perde un po' di tempo, fabbrica in collaborazione un paio di figlie (con un aiutino, beninteso, ma non mi sembra il caso di insulgere in un'eccessivo e, paraltro, ipocrita zelo fimminista, ma resti tra di noi! di noie ne ho già abbastanza) e un milione di lezioni di grammatica italiana (articoli, pronomi, congiuntivi, malattie vergognose...), un paio di (falsa modestia: almeno quattro, in realtà!) cosette di geografia (sistemica, of course!) e poi ...
Propongo scambio: diaporama powerpoint-di-quel-furbacchione-di-un-Bill (numerosi soggetti disponibili: bestie, scienze e lombriconi) contro romanzo, apocrifo, di Giulio Verne. Vuoi vedere che qualcuno ci sta?
Forse per raccontare storie bisogna credere nel futuro, io ho solo qualche dubbio, anche sul passato. Proprio mi dispiace.